Il prolattinoma è un tumore (adenoma) della ghiandola ipofisaria che causa aumento della secrezione di prolattina. È una delle più comuni patologie endocrine dell’asse ipotalamo-ipofisario.
SINTOMI
I sintomi del prolattinoma dipendono da diversi fattori. Sono forme rare nei bambini ma, in questi casi, possono manifestarsi con mal di testa e accumulo di peso corporeo.
Sintomi nelle donne pre-menopausa
- un incremento della prolattina può causare mestruazioni irregolari o amenorrea. Questi sintomi piuttosto evidenti ne facilitano in genere una diagnosi precoce
- la galattorrea: è una secrezione lattiginosa dai capezzoli
In genere in questi soggetti è comunque raro che il tumore assuma dimensioni considerevoli. In tali casi però può causare ipopituitarismo, perdita visiva e mal di testa.
Sintomi negli uomini e nelle donne post-menopausa
Negli uomini i sintomi sono molto meno evidenti e per questo la patologia può non essere diagnosticata per anni.
I sintomi principali sono:
- diminuzione dei livelli di testosterone (con conseguente riduzione della libido)
- raramente l’insorgenza di galattorrea (produzione lattiginosa dai capezzoli)
I prolattinomi negli uomini hanno spesso dimensioni notevoli e possono invadere le adiacenti strutture tissutali.
Sintomi legati a tumori di dimensioni maggiori (Macroadenomi)
Un macroadenoma è un tumore dell’ipofisi di notevoli dimensioni (10 mm o più). I tumori di grosse dimensioni possono comprimere l’ipofisi e i nervi ottici causando vari sintomi.
I sintomi legati a questa compressione dei tessuti non sono legati a quelli causati dall’eccesso di ormone della crescita.
Spesso questo tipo di tumore negli uomini viene diagnosticato quando cresce al punto tale da comprimere le strutture circostanti.
Questo può causare sintomi tra cui:
- Perdita visiva. Questo avviene quando il macroadenoma cresce frontalmente nella cavità cranica e va a comprimere il chiasmo ottico
- Perdita della visione periferica esterna , chiamata emianopsia bitemporale
- Nei casi più acuti il paziente riesce a vedere solo gli oggetti che gli stanno frontalmente
- Molti pazienti non percepiscono questa perdita visiva fino a quando non è abbastanza severa
- Altri problemi visivi possono includere:
- Perdità di acuità visiva (visione sfocata), specialmente se il macroadenoma cresce in avanti e comprime il nervo ottico
- Colori percepiti in modo meno brillante
Diagnosi
DIAGNOSI
Le procedure diagnostiche includono:
- Test ormonali
- Bioimmagini
Test ormonali per il Prolattinoma
Essenziale per la diagnosi del prolattinoma è un esame del sangue per valutare il livello della prolattina. Un livello molto alto di prolattina è segnale di un prolattinoma, mentre un valore mediamente elevato può significare:
- Un prolattinoma di dimensioni ridotte
- Alcune condizioni patologiche che non permettono il corretto smaltimento della prolattina da parte del ns. corpo
- Un malfunzionamento renale
- Un malfunzionamento del fegato
- Una sindrome da ovaio policistico
Inoltre alcuni farmaci o sostanze possono mediamente aumentare il livello di prolattina, e quindi devono essere tenute in considerazione prima di sottoporsi a una eventuale diagnosi di prolattinoma.
- Alcuni farmaci antipsicotici e antidepressivi
- Estrogeni
- Morfine e narcotici correlati
- Condizione acuta di ipotiroidismo
- Gravidanza
- Stress
- “Stalk effect” cioè la presenza di un tumore ipofisario di elevate dimensioni (o altri tumori presenti nella stessa area) che causino compressione del tronco dell’ipofisi
Diagnosi del prolattinoma: accuratezza dei test di laboratorio
Una corretta diagnosi di prolattinoma richiede accuratezza, personale esperto e attrezzature di laboratorio dedicate. La presenza di un team multidisciplinare esperto è garanzia della correttezza delle procedure diagnostiche. In taluni casi sarà necessario svolgere dei test e delle indagini diagnostiche aggiuntive se vi sono dubbi sui risultati.
- In taluni laboratori livelli molto alti di prolattina possono uscire dal range di misurazione del test dando un falso risultato
- Se il livello di prolattina è solo leggermente elevato, e si è in presenza di un tumore ipofisario di notevoli dimensioni, l’endocrinologo può decidere di ripetere il test usando una tecnica di diluizione
- Se dal test risulta un livello particolarmente elevato di prolattina, ma la risonanza non evidenzia un tumore, uno speciale test potrà essere effettuato per misurare la macroprolattina
Risonanza Magnetica per la diagnosi di Prolattinoma
La maggior parte dei prolattinomi possono essere individuati tramite risonanza magnetica (RM) dell’ipofisi.
OPZIONI TERAPEUTICHE
L’approccio terapeutico ottimale per i prolattinomi dipende da alcuni fattori tra cui:
- La velocità e l’importanza con cui si è presentata la perdita visiva
- La risposta al trattamento farmacologico
Le opzioni terapeutiche includono:
- Approccio farmacologico
- Approccio chirurgico
- Terapia radiante
Approccio farmaceutico per il prolattinoma
L’approccio farmaceutico rappresenta la prima strategia di trattamento del prolattinoma. Il medico potrà prescrivere l’assunzione di un farmaco che mima gli effetti della dopamina, la sostanza chimica del cervello che normalmente inibisce il rilascio di prolattina dall’ipofisi. I due farmaci più comunemente utilizzati sono:
- Cabergoline (nome commerciale Dostinex) è in genere considerata efficare, con contenuti effetti collaterali e ha un dosaggio di facile assunzione per i pazienti (2 volte alla settimana)
- Bromocriptine (nome commerciale Parlodel) è un farmaco che veniva utilizzato in passato ma che ora in genere si tende a evitare a causa degli effetti collaterali tra cui la nausea e il mal di testa
Circa il 75% dei pazienti risponde alla terapia farmacologica, con una notevole riduzione della massa tumorale:
- La maggior parte dei soggetti femminili presenta una ricomparsa del ciclo mestruale e molte possono recuperare la fertilità dopo la terapia
- Dopo un anno o più di terapia, circa 1/3 dei pazienti che rispondono ai farmaci risultano guariti senza recidive del tumore
- La metà dei pazienti possono necessitare di una terapia più prolungata
Ci sono poi casi in cui il tumore non risponde alla terapia farmacologica, il paziente non tollera i farmaci spesso a causa degli effetti collaterali. In questi casi può rendersi necessario la rimozione chirurgica del tumore.
Un approccio ottimale al prolattinoma spesso richiede un dosaggio farmacologico crescente e pertanto gli endocrinologi