Il Glioblastoma Multiforme (GBM) è la forma più maligna di astrocitomi ad alto grado. I GBM sono i più comuni tumori encefalici dell’adulto e compongono circa la metà di tutti gli astrocitomi. Possono insorgere a qualsiasi età, ma sono più comuni nei pazienti adulti.
Sintomi
I sintomi iniziali, come ad esempio nausea e cefalea, sono di solito il risultato dell’aumento della pressione intracranica causata dall’effetto massa del tumore o dall’accumulo di liquido cerebrospinale che circonda il cervello e il midollo spinale.
Le cellule gliali sono largamente distribuite nel sistema nervoso centrale, quindi questi tumori possono insorgere con una grande varietà di localizzazioni e possono causare una grande diversità di sintomi.
In base alla localizzazione della lesione, i gliomi possono causare :
- crisi epilettiche
- debolezza o deficit agli arti
- disfunzioni del linguaggio
- deficit della visione o visione doppia
- cambiamenti graduali del carattere o della personalità
- deficit mnemonici
I GBM possono raggiungere ragguardevoli dimensioni prima di iniziare a presentare dei sintomi.
Diagnosi
Questi tumori sono diagnosticati attraverso studi di imaging e mediante biopsia tumorale. In una biopsia, i GBM possono essere caratterizzati dalla presenza di necrosi e cellule morte, che non sono presenti negli astrocitomi anaplastici. Ad oggi, la Risonanza Magnetica (RM) è la migliore modalità diagnostica disponibile. La Tomografia Assiale Computerizzata (TC) può essere di ausilio. In entrambi gli studi un agente che favorisce il contrasto nelle immagini viene somministrato per via intravenosa, in questa maniera il neurochirurgo può visualizzare la differenza tra tumore e tessuto cerebrale sano nel contesto della lesione.
In alcuni casi il neurochirurgo può avvalersi di uno studio di Risonanza Magnetica con guida stereotassica frameless. Per questo studio viene eseguita una RMN con mezzo di contrasto ad alta risoluzione, che a volte richiede il posizionamento sulla pelle del paziente di speciali markers (chiamati fiduciali).
La RMN viene poi processata da un computer al fine di ricostruire un modello tridimensionale dell’encefalo. Questa metodica può essere utilizzata nella sala operatoria al fine di minimizzare l’esposizione chirurgica, massimizzare l’exeresi del tumore e minimizzare il trauma chirurgico al tessuto cerebrale circostante.
Trattamento
Gli astrocitomi ad alto grado richiedono un trattamento aggressivo. La chirurgia è la forma primaria di trattamento ma per lo più non è curativa.
Questi tumori hanno la tendenza ad invadere il tessuto cerebrale sano a livello microscopico, non permettendo una resezione microscopicamente completa e dunque una possibile recidiva. Per tale ragione, la chirurgia e sempre seguita dalla radioterapia e dalla chemioterapia.
La radiochirurgia stereotassica può anche essere impiegata in alcuni casi di recidive per aree target focali di recidiva dopo chemioterapia.