La lesione più comune all’interno del terzo ventricolo è la cisti colloide. Questo tumore benigno può causare un blocco del liquido cerebrospinale (CSF), con conseguente aumento della pressione endocranica e potenzialmente la morte.
Il metodo definitivo per il trattamento di cisti colloide è la sua rimozione chirurgica. Prima dell’avvento di neurochirurgia endoscopica, la maggior parte delle cisti colloidi venivano rimosse tramite una craniotomia e una procedura microchirurgica aperta. A causa della posizione profonda e centrale di questi tumori benigni, queste procedure chirurgiche potevano essere anche molto lunghe con un rischio particolarmente importante per la funzione mnesica.
I nuovi endoscopi, altamente ridefiniti con una vasta gamma di strumenti compatibili consentono il drenaggio e / o la rimozione completa di alcune cisti colloidi attraverso una tecnica meno invasiva.
Il trattamento dell’idrocefalo può richiedere uno shunt ventricolare, nonostante la resezione ottimale della cisti colloide.
Resezione della cisti colloide
La procedura viene eseguita attraverso una piccola incisione (circa 1 pollice) dietro l’attaccatura dei capelli. Attraverso questa incisione, l’endoscopio viene inserito all’interno del ventricolo cerebrale e successivamente navigato verso la superficie del tumore. La parete del tumore viene quindi coagulata con l’ausilio della bipolare e la cisti viene quindi aperta con una dissezione precisa. Per lo svuotamento del contenuto della cisti vengono utilizzati una varietà di aspiratori appositi. La parete della cisti viene quindi rimossa e gli eventuali residui vengono distrutti utilizzando la termocoagulazione bipolare. L’endoscopio viene quindi rimosso e la ferita suturata. Le durata media della procedura è di circa 45 minuti-1 ora e i pazienti possono tornare a casa nell’arco di 1-2 giorni.